Il calendario del benessere
L’ultima volta che ho lavorato in ufficio – ormai più di un anno fa – nell’ingresso, nei cucinini e persino nei bagni c’erano appese decine di copie del “Calendario del benessere”.
Un simpatico appunto che ti ricordava di allontanarti dalla tecnologia due ore prima di andare a letto o di andare a camminare con un amico nei giorni di sole.
Ora, lavorando da casa, il poster non è più appeso sopra la tazza o sul frigo; ma il primo di ogni mese lo trovo in allegato pdf con la regolare mail delle risorse umane.
La salute mentale nel Regno Unito
Nel Regno Unito il tema della salute mentale è molto sentito; molto più che in altri paesi dove ho vissuto, e allo stesso tempo non lo è abbastanza.
Ho vissuto in prima persona questo contrasto quando ho conseguito un attestato per il primo soccorso di salute mentale tramite un’iniziativa pagata dalla mia azienda: la stessa azienda che perde centinaia di ore di lavoro ogni anno causa stress.
Infatti, se nessun responsabile batterà mai ciglio di fronte a una richiesta di assenza per ansia, è anche vero che alcune categorie sono particolarmente soggette, e in un paese dove il numero di decessi per incidenti stradali è pari a quello dei suicidi, si può e si deve fare di più.
Nemmeno la famiglia reale ne è immune. Dal lutto più pubblico della storia con Diana ai recenti attacchi ai danni di Henry e Megan, sembra quasi che non sia accettabile per una persona benestante soffrire di ansia o depressione.
The midnight library
Fantastico ambasciatore per la destigmatizzazione delle malattie mentali è lo scrittore Matt Haig, da più di venti settimane tra i best seller mondiali con il romanzo La biblioteca di mezzanotte.
Ognuno dei suoi libri tratta l’argomento con uno stile accessibile e immediato, ma allo stesso tempo impregnato della sensibilità di qualcuno che ha vissuto quella sofferenza sulla sua pelle.
Vita su un pianeta nervoso, Ragioni per continuare a vivere e Come fermare il tempo sono solo alcuni dei titoli che affrontano il tema della depressione e gli attacchi di panico e che hanno già aiutato migliaia di persone.
Ho avuto la fortuna di incontrarlo insieme a mia moglie durante l’Hay Festival del 2019 e, nonostante ci fosse una fila chilometrica al banco degli autografi, lui ha trovato il tempo per alzarsi e fare una foto con noi; non una parola fuori posto, occhi stanchi e ampio sorriso, vero ambasciatore della gentilezza…